Skip to content
Architecture, urban planning and research in, on and next to water
+31 70 39 44 234     info@waterstudio.nl

Isole Artificiali Come Campi da Golf

18 Golf Lifestyle, Lamberto Tuffi, Feb 2012

I grandi geni non sono vincolati al tempo, lo anticipano. Quando Leonardo Da Vinci sostenne che l’uomo avrebbe conquistato il cielo, apprendendo dagli uccelli la tecnica per riprodurre il volo, cominciò ad immaginare un futuro, per noi oggi scontato, ma che per l’epoca avrebbe potuto cambiare radicalmente il pensare comune.

“Se lo realizzi il resto verrà da sé ”, questo é il lite motiv che caratterizza uno dei più grandi progetti che ruotano attorno al mondo del golf: un percorso di 18 buche, situate alle Maldive, costruito interamente su isole galleggianti  nel bel mezzo dell’Oceano Indiano. Un concentrato di tecnologia frutto della grandissima esperienza della Dutch Dockland, avveniristica compagnia Olandese specializzata nella costruzione di isole artificiali. La loro ricerca nasce dall’esigenza di combattere l’innalzamento delle acque nei Paesi Bassi, del resto quando strappare intere porzioni di terra al mare risulta impossibile, l’unica soluzione è realizzare  delle vere e proprie isole galleggianti ed indipendenti, che siano capaci di resistere contro una delle più temute forze della natura: l’acqua. E’ ormai noto a tutti come l’innalzamento del livello dell’Oceano Indiano, possa negli anni mettere a repentaglio i meravigliosi atolli delle Maldive, arrivando a sommergerli completamente. Un rischio che potrebbe compromettere l’intera economia di un Paese, basata esclusivamente sul turismo.

Affinché un progetto così ambizioso e innovativo possa avere successo, l’azienda olandese, si è avvalsa della collaborazione di un famoso studio di architetti specializzato nella realizzazione di strutture di isole artificiali, il Waterstudio.NL,  guidato dal geniale designer Koen Olthuis. A completare l’intesa sul progetto, la partecipazione della Troon Golf, leader mondiale nella realizzazione tecnica di impianti golfistici. Il costo complessivo del circuito si aggira attorno ai 500 milioni di dollari, una cifra da record. L’intento è quello di realizzare un complesso altamente tecnologico a zero impatto ambientale. Ogni isola, infatti, sarà dotata di impianti dedicati alla desalinizzazione e condizionamento dell’acqua marina, così da poter essere utilizzata per l’irrigazione  dei campi. L’intero complesso sarà alimentato tramite pannelli fotovoltaici appositamente installati in zone dedicate. Nella struttura principale verrà costruita una Golf House che permette di essere tra le più lussuose ed esclusive del mondo, dotata di ogni genere di comfort, capace di accogliere e coccolare dal golfista più esigente al neofita. Una serie di strutture indipendenti verranno disposte lungo le zone principali di accoglienza, dando via al Resort principale dove potersi rilassare, trascorrendo le proprie vacanze immersi nei colori dell’Oceano Indiano. Per facilitare il trasferimento da una buca all’altra, essendo tutto il percorso costruito da isolette indipendenti, gli architetti ed i designer hanno progettato uno spettacolare reticolo di tunnel sottomarini interamente trasparenti, che affacciano sulla barriera corallina. Le gallerie, che collegheranno le 18 buche, potranno essere percorse sia a piedi che attraverso l’inseparabile caddy elettrico. Durante ogni spostamento sarà possibile ammirare lo spettacolo offerto dalle innumerevoli varietà di pesci che popolano la barriera corallina, un’esperienza che promette di regalare momenti indimenticabili.

Bruce Glasco, Amministratore della Troon Golf Europa, Africa e Medio Oriente, riguardo al progetto ha dichiarato: “Siamo emozionati di poter collaborare con la Dutch Dockland nella realizzazione di un progetto così rivoluzionario, daremo il nostro contributo per realizzare l’aspetto tecnico golfistico del loro progetto, completando sotto ogni aspetto e nei minimi particolari, la loro avveniristica visione”.  Il completamento dell’intera struttura è previsto per il 2015, ancora quattro anni. Intanto preparate bene i vostri ferri, l’esperienza di uno swing  nel bel mezzo dell’Oceano Indiano vi aspetta.

Click here to read the article

Back To Top
Search